Guida alle principali differenze di implementazione del 5G.

Per capire come funziona il 5G e come gli operatori italiani lo stanno implementando, è necessario comprendere innanzitutto la differenza tra architettura 5G NSA e 5G SA.

Iniziamo dal significato di queste sigle. NSA sta per Non-Standalone mentre SA sta per Standalone.

Negli ultimi mesi si sente sempre più parlare di 5G. Gli operatori italiani stanno implementando questa nuova tecnologia in numerose città italiane, i produttori hanno già iniziato a vendere smartphone 5G da diversi mesi e anche l’informazione e la politica si occupano di questa novità. La questione 5G è anche la causa di guerre commerciali fra gli Stati.

Prima di entrare nel vivo degli argomenti, ci teniamo a precisare che abbiamo scritto questo articolo con l’obiettivo di semplificare al massimo gli argomenti proposti in modo tale da rendere accessibili i contenuti anche ai meno esperti.

Differenza tra architettura 5G NSA e 5G SA: in breve

Il 5G NSA rappresenta una via intermedia, un ibrido tra 4G e 5G. Si tratta infatti di un’architettura che si integra con le attuali reti 4G/LTE per offrire connettività 5G.

Il 5G SA è invece l’architettura che si potrebbe definita completa, è un 5G “puro”, indipendente dal 4G. A regime si andrà verso questa direzione.

Per conoscere le differenze tra 4G e 5G, abbiamo scritto anche un articolo in merito. Altrimenti prosegui nella lettura.

Cosa è il 5G NSA (Non Stand Alone)?

Con l’introduzione del 5G cambia il modo in cui viene implementata una rete. Se fino al 4G era necessario avere hardware specifico, ovvero antenne e rete di trasporto, il 5G può essere implementato gradualmente sfruttando la sua maggiore flessibilità di attivazione.

Tramite l’architettura 5G NSA gli operatori possono oggi attivare il 5G più facilmente sfruttando l’hardware già in uso per il 4G. In pratica, le componenti radio vengono separate (le antenne trasmettono distintamente sia 4G che 5G) ma la rete di trasporto, tecnicamente definita Core Network, viene invece condivisa.

La maggior parte delle implementazioni 5G realizzate finora si basano sulla modalità NSA: gli operatori hanno dunque aumentato la larghezza di banda disponile integrandola in una infrastruttura 4G esistente. Per accelerare l’implementazione alcuni operatori utilizzano il sistema Dynamic Spectrum Sharing (DSS) ovvero la condivisione dinamica dello spettro. Una soluzione adottata anche in Italia.

La differenza principale tra 5G NSA e 5G SA sta nel vantaggio per la prima di essere implementata più rapidamente. Gli operatori in questo modo, aumentando la banda disponibile realizzando una rete più veloce per far fronte, per esempio, ad un maggiore utilizzo di applicazioni multimediali. Una soluzione utile considerato l’uso sempre più massiccio di contenuti in streaming, per l’intrattenimento, per il lavoro o per attività educative.

Si tratta dunque di una fase di transizione in attesa di passare poi definitivamente al 5G SA.

Gli smartphone 5G attualmente in commercio hanno anche il supporto 5G NSA.

Cosa è il 5G SA (Stand Alone)?

Il 5G SA è invece l’architettura che consente di implementare il 5G “puro”. Ovvero sia le antenne che la rete di trasporto sono dedicate al 5G, senza “appoggiarsi” o integrarsi al 4G.

Ogni componente della rete, dalla stazione radio base, alla core network è 5G. I dati trasmessi non si incroceranno con quelli provenienti gli apparati LTE e si eviteranno anche i cosiddetti “colli di bottiglia”.

Questa implementazione consente di sfruttare al massimo le prestazioni promesse dal 5G, ovvero minore latenza, maggiore velocità e possibilità di implementare servizi più efficienti di Iot (internet delle cose).

Il 5G SA servirà a realizzare applicazioni innovative, come per esempio l’Industria 4.0.

Per conoscere su quali frequenze opera il 5G, sulla copertura offerta dagli operatori in Italie e le offerte disponibili, puoi consultare questa guida.